mercoledì 29 settembre 2010

HENRY JAMES - Giro di vite

Grassetto
DOVE: in un'antica dimora nell'Essex
QUANDO: tra la metà e la fine del Diciannovesimo Secolo

Forse molti storceranno il naso, nell'accostare il termine "horror" ad un'opera pubblicata nel 1898: oggi come oggi, è un termine che a noi evoca scenari splatter e sadici scatenati. Parlare di "classici dell'horror", probabilmente rimanda nella mente della maggior parte alla tenera ingenuità dei primi film in bianco e nero, quando la tensione era giocata più che altro sul filo di un pianoforte abilmente ritmato e bocche spalancate plasticamente a forma di "O".
Personalmente, penso però che sia sciocco non lasciarsi per una volta trasportare dal potere evocativo delle parole, anzichè dalla banale violenza di certe immagini. E lasciare che Henry James ci conduca in una solitaria dimora nobiliare dolcemente abbandonata nel cuore più verde della campagna inglese, dove una giovane istitutrice viene assunta per educare due adorabili bambini, tutti riccioli e moine. Peccato che per lei, ben presto, l'atmosfera deliziosamente "old England" si sfilacci miseramente davanti ai suoi occhi, lasciando trapelare un oscuro mistero. Come e perchè la vecchia istitutrice è scomparsa? E chi sono le misteriore presenze che sembrano agitarsi inquiete tra le silenzione stanze di Bly? Miss Giddens, tenendo sempre ben a mente la raccomandazione del padrone di casa, uomo d'affari che chiede di non venir assolutamente disturbato qualsiasi cosa dovesse accadere nella residenza di campagna, combattuta tra il naturale terrore e l'istinto protettivo verso i suoi bambini, indaga. Riuscirà a proteggere i bambini dalle due oscure presenze che sembrano minacciare la loro ingenuità?
Da qui si snoda tutta una vicenda ricca di tensione, sembre in bilico tra ciò che sembra e ciò che è, in un crescendo che finirà per scardinare con la violenza di un uragano tutto ciò che Miss Giddens aveva creduto.

E, se non dovesse bastare questo a convincere gli scettici, fate un giro in internet e scoprite quante edizioni cinematografiche sono state tratte più o meno direttamente dal romanzo di James: scoprirete che è un classico che ha ancora tanto, tanto da dire.

UN ASSAGGIO:

"Era lì che erano rimasti i miei guanti, e allora rientrai per prenderli. La giornata era ancora grigia, ma la luce del pomeriggio non era del tutto scomparsa, il che mi consentì, mentre attraversavo la soglia, non solo di vedere i guanti che stavo cercando posati su una sedia accanto alla grande finestra chiusa, ma anche di rendermi conto che, fuori dalla finestra, c'era una persona che stava guardando dentro la stanza. Mi era stato sufficiente fare un solo passo nella stanza per avere una visione totale e immediata: la persona che stava scrutando tanto attentamente nella stanza era la stessa che avevo già visto! Così eccola che faceva di nuovo la sua apparizione, ma essa, devo precisare, non fu più chiara della prima (sarebbe stato impossibile), ma con una vicinanza che rappresentava un approfondimento del nostro rapporto e che, mentre la guardavo, mi mozzò il respiro e mi fece gelare il sangue."

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