venerdì 20 agosto 2010

CHARLOTTE BRONTE - Jane Eyre


DOVE: Thornfield, antico maniero nella campagna inglese
QUANDO: prima metà del Diciannovesimo Secolo

Jane Eyre è decisamente una delle mie eroine letterarie preferite: anticonvenzionale, brillante, passionale eppure razionale e riflessiva, intraprendente quanto basta a prendere in mano le redini della propria vita e condurla là dove vogliamo che vada. Ho letto il libro due volte, a più di dieci anni di distanza, scoprendolo e riscoprendolo con occhi nuovi, ma senza smettere di amarlo. Non lasciatevi spaventare dall'austera definizione di "classico": Jane è ben lontana dall'essere la classica ragazza tutta riccioli e ricamo, seduta in un salottino ad aspettare un "buon partito". Perchè Jane, dalla vita, non ha avuto molto. Ben lontana dai canoni di bellezza dell'epoca, orfana, cresciuta da una zia che l'ha accettata a malincuore e solo perchè incatenata da una promessa fatta al marito morente, tormentata dai tre viziatissimi cugini, viene infine affidata all'austero istituto di Lowood, dove tra una rigida disciplina e il rigore del clima la piccola Jane cresce, e matura. Mentre intorno a lei le compagne vengono piegate - nel fisico e nello spirito - dall'asprezza della scuola (Jane perderà la sua amica più cara, uccisa dalla tubercolosi), Jane mostra invece un carattere forte e deciso, che la porterà a concludere gli studi, diventando insegnante nella stessa Lowood. Se la vita è aspra, Jane sembra non accorgersene affatto. Guidata dal suo temperamento, sceglie di lasciare Lowood - che ormai, nel bene o nel male, sappresenta per lei tutto ciò che possiede - per accettare un lavoro come istitutrice nell'austero maniero di Thornfield, dove si dovrà occupare dell'educazione dell'incantevole Adele, figlia adottiva del padrone di casa. Quest'ultimo, il signor Rochester, è un uomo scontroso e solitario sul cui cuore inaridito l'intelligenza e l'indipendenza del carattere di Jane faranno lentamente breccia, malgrado un oscuro mistero che le spesse mura di Thornfield custodiscono nel segreto della sua soffitta.
In Jane Eyre c'è romanticismo, tensione, svolte bizzarre del destino, ma sopra ogni cosa, c'è il carattere di Jane, che affronta di petto la vita senza lasciarsi abbattere; una donna moderna e indipendente che crede nel suo amore - quello con la A maiuscola, quello che vede al di là dell'aspetto esteriore e che tiene unite due persone malgrado le capovolte della vita sembrano, talvolta, allontanarli per sempre. E quando sembra che tutto sia perduto, il lieto fine arriva, con una potenza romantica che pochi altri libri hanno.


UN ASSAGGIO:

" ' Dubita di me, Jane?'
'Assolutamente.'
'Non ha fede in me?'
'Neanche un po''.
'Sono un bugiardo ai suoi occhi?' chiese con passione ' Piccola scettica, la convincerò. Che amore posso avere per la signorina Ingram? Nessuno, e lei lo sa. Che amore può essa avere per me? Nessuno; per averne la prova, ho fatto correr la voce che la mia fortuna non era che un terzo di quella che su credeva e dopo, presentandomi a vedere il risultato, fui ricevuto con freddezza tanto da lei che da sua madre. Non vorrei, nè potrei sposare la signorina Ingram. Lei, essere strano e quasi soprannaturale, è lei che amo come la mia carne. Lei povera e oscura, e piccola e brutta, lei supplico di accettarmi come marito.'
'Che, me?' Il suo ardore e la sua sgarberia cominciarono a farmi credere alla sincerità. ' Me che non ho un amico al mondo tranne lei, se lei mi è amico, non un soldo tranne quelli che lei mi ha dato?'
'Lei, Jane, deve essere mia, tutta, completamente mia. Vuol essere mia? Dica di sì, subito.'"

2 commenti:

  1. Ma sai che questo è, insieme a North and South di E. Gaskell, l'unico libro non-austen che tengo nel mio "altarino austeniano"? Insieme a O&P, è stato il mio romanzo di riferimento per tanto tempo, con questa protagonista così moderna e sovversiva (sì sì), e questo straordinario personaggio maschile (Rochester è secondo solo a Darcy, nel mio cuore), il tutto sempre tra passione e razionalità. Una lettura fondamentale.

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  2. Mah, io sono di parte, io ADORO Jane.. e adoro la sua storia d'amore con Rochester, non so, la trovo così pura e intensa.. l'amore al di sopra di tutto, un concetto forse banale ma un messaggio bellissimo per un libro!

    Concordo con te, una lettura fondamentale.

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